lunedì 10 maggio 2010

bozza di prg

Un PRG da rimodulare interamente

Leggiamo dal sito del Comune di Roseto degli Abruzzi che l'Amministrazione ha fissato 5 incontri per parlare della “Bozza di Variante” dal 21 al 30 Aprile 2010. Vogliamo ricordare che L'Amministrazione Comunale di Roseto sta percorrendo una fase non prevista dalla Legge Regionale in materia di Urbanistica ed in assenza di linee guida di riferimento si contraddice vistosamente, visto che ai consiglieri comunali che hanno ricevuto il DVD con le cartografie del PRG è stata fatta firmare una lettera “sulla riservatezza dei dati”, impedendone così la libertà di espressione e rimanendo così “unico” interlocutore con i cittadini, in un regime di profonda disuguaglianza. Ci preme ricordare che anche i “termini” stabiliti per eventuali indicazioni non sono assolutamente congrui in relazione alla complessità dello stesso strumento, in quanto il termine fissato dall'Amministrazione risulta assolutamente inappropriato, gli eventuali suggerimenti e contributi dovranno essere depositati al protocollo generale del Comune (Ufficio U.R.P., piano terra) entro e non oltre il 30 aprile 2010.

Questo lascia intendere chiaramente un utilizzo esclusivamente “propagandistico” della bozza di PRG , utile solo per una sommessa campagna elettorale basata sul “clientelismo del mattone”. Siamo rimasti perplessi dalle parole dell'Assessore Enzo Frattari in merito “all'azione capillare” che l'amministrazione di Roseto sta compiendo sul territorio, soprattutto perchè voci ancora non confermate parlano di una “bozza aggiornata” a disposizione solo di alcuni addetti ai lavori, voci di corridoio che nel caso venissero confermate mostrerebbero con chiara evidenza l'azione di carattere esclusivamente speculativo del Partito Democratico di Roseto, nel seguire un procedimento “non previsto” dalla vigente Legge Regionale in netta contrapposizione anche ad altre amministrazioni limitrofe dello stesso colore politico. Saremo comunque presenti agli incontri per testimoniare ai presenti l'inopportunità della strada percorsa dalla Giunta Di Bonaventura.

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