Considerazioni sulla Bozza di PRG del Comune di Roseto degli Abruzzi
Le modalità di presentazione della “bozza di PRG”
Dopo il Consiglio Comunale del 19 Marzo 2010 in cui è stata presentata e descritta la “bozza” del nuovo Piano Regolatore Generale del Comune di Roseto degli Abruzzi redatto dal Prof. Gianluigi Nigro vogliamo evidenziarne le incongruenze progettuali e la forma irrituale seguita.
L’Amministrazione diede l’incarico di redigere il PRG al Prof. Nigro nel 1997 e di seguito solo nel 2004 all’approssimarsi della campagna elettorale ha presentato il piano strategico. A distanza di 13 anni nel 2010 ripete in maniera analoga la stessa modalità, presentando solo un “bozza” proprio a ridosso delle prossime amministrative 2011. Inoltre prima che gli stessi consiglieri sia di maggioranza che di minoranza prendessero visione della documentazione, la stessa veniva presentata a Matera e solo successivamente alla cittadinanza del Comune di Roseto mostrando così scarsa considerazione dei cittadini e del Consiglio Comunale. Nell’esposizione irrituale del PRG non sono state previste delle indicazioni funzionali per consentire ai cittadini interessati di dare il loro contributo, venendo così a mancare la cosiddetta “democrazia partecipata” impedendo di fatto ai cittadini di decidere le sorti della loro città. Questo tipo di procedura favorisce l’utilizzo strumentale del PRG animando gli appetiti edilizi a favore solo ed esclusivamente di alcune famiglie.
La proposta urbanistica
L’esposizione fatta dal Prof. Nigro non è entrata nel particolare ma ha mostrato solo degli aspetti di carattere generale senza evidenziarne le reali criticità e necessità di urbanizzazione. L’urbanistica non è uno strumento per il perseguimento degli interessi personali, ma bensì per lo sviluppo del territorio in favore di tutti i cittadini. Alcune delle proposte presentate risultano interessanti, mostrano però il maniera evidente il loro carattere utopico, di difficile realizzazione e integrazione nella realtà territoriale, in mancanza di risorse rimarranno scritte solo nel libro dei sogni. Anche nella redazione del PAN (piano di assetto naturalistico del Borsacchio) il Prof. Nigro ha previsto 50.000 mq. di superficie edificata, contrariamente alle indicazione dei cittadini che chiedevano un maggior rispetto dell’ambiente e della naturale evoluzione del territorio, questo ci pone di fronte al ragionevole dubbio che le stesse scelte siano state fatte anche nella redazione del PRG. Nell’esempio di via Makarska le previsioni auspicate erano quelle di realizzare sul territorio una nuova area di sviluppo turistico-ricettiva, nella realtà il risultato ottenuto non ha raggiunto l’obiettivo ed ha trasformato la zona da turistica in un dormitorio paragonabile al quartiere piomba di Silvi.
Se questo modello venisse trasportato su tutto il territorio di Roseto quali sarebbero i risultati ?
Le modalità di perequazione proposte sulla bozza di piano (e cioè pratica urbanistica seguita dalle amministrazioni comunali che, a fronte della gratuita cessione di terreni privati per opere pubbliche o della realizzazione di opere di urbanizzazione, concede il diritto a costruire case private in altre aree) dovrebbero essere stabilite da un organo sovraordinato al di fuori dell’amministrazione locale, quindi di ambito provinciale e regionale. Non possiamo lasciare l’onere della decisione ai consiglieri comunali che si troverebbero in un evidente conflitto di interessi difficilmente gestibile. Rispetto ad altre città amministrate dal centrosinistra si è riscontrato un atteggiamento superficiale dell’Amm. Di Bonaventura la quale ha evidenziato una incoerenza formale per le scelte strategiche e di iter perseguite.
Il Consigliere del PdL: Dante Di Marco
Presidente dell’Ass. Popolo Di Roseto: Paolo Antonelli
- Alessandro Santarelli
- Dante Massari
- Fabrizio Fornaciari
- Giulia Palestini
Nessun commento:
Posta un commento