giovedì 8 luglio 2010

tarsu roseto

La Tarsu aumenta nel 2010 del 25%

Il Popolo di Roseto dice "No" all'aumento della TARSU

Avendo appreso dalla stampa che il Sindaco Di Bonaventura unitamente all'Assessore Achille Frezza hanno reso noto l'ulteriore aumento del 25% della Tassa sui rifiuti solidi urbani, giustificandola con la raccolta porta a porta e l’impiego di “30 nuove unità lavorative”, riteniamo sia un atto dovuto nei confronti dei cittadini da parte dell'Amministrazione di Roseto degli Abruzzi un ulteriore “chiarimento” in merito alle modalita di selezione ed assunzione delle unità operative necessarie per il porta a porta. Inoltre è doveroso evidenziare quali siano gli impegni economici che il Comune di Roseto degli Abruzzi ha in essere con il CIRSU, “debiti ed eventuali crediti”, vista l'ingente somma necessaria per l'attivazione del porta a porta tale da comportare un aumento sostanzioso della TARSU. Riteniamo che l’aumento di tale imposta, come di ogni altra imposta comunale è una scelta assurda soprattutto in questo momento di difficile crisi economica, andando a colpire il ceto più debole, nonostante ci siano continui proclami in merito alle esenzioni “concesse” alle famiglie svantaggiate che si prestano facilmente ad una gestione “allegra” dell'Amministrazione pubblica.

Critichiamo a questo punto a ragion veduta tutta la condotta tenuta in materia di bilancio, dal Sindaco e dalla sua Giunta per le seguenti ragioni:
  1. Non sono stati rispettati i criteri ed il metodo del bilancio partecipato, dimostrando una profonda incoerenza con il programma amministrativo sottoscritto nel 2006 con gli elettori di Roseto;
  2. Sottopongono i cittadini di Roseto degli Abruzzi ad una ulteriore esborso di denaro in un momento di grave difficoltà economica per le famiglie;
  3. La mancanza da parte del Sindaco di una comunicazione puntuale e completa della gestione economica della Comune di Roseto, fornendo dati approssimati e non esaustivi.
  4. La scelta di reperire le somme per l'attivazione del porta a porta aumentando la tassazione, senza valutare la possibilità di tagliare la spesa pubblica comunale in una ottica di risparmio e di oculata economia aziendale.
Infine ci risulta che l’aumento del 25% della TARSU in realtà è dovuto all'enorme ritardo accumulato dall'Amministrazione di Roseto nella attuazione della legge sulla raccolta differenziata e da eventuali altri “debiti accumulati” non imputabili ai cittadini, ma solo ad una cattiva gestione delle risorse pubbliche. Al Sindaco Franco Di Bonaventura rinnoviamo l’invito a “riconsiderare” la sua scelta di aumentare la TARSU da noi considerata “grave e sbagliata”, valutando dove è possibile di reperirimento delle somme attraverso il taglio della spesa pubblica Comunale ed una maggiore oculatezza nella gestione del partimonio collettivo.

Roseto degli Abruzzi, Lì 08 Luglio 2010
Il Popolo di Roseto
Pres. Paolo Antonelli

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